Il 6 Luglio 2015 l’Istat ha rilasciato un report dal titolo “Il ricorso alle cure odontoiatriche e la salute dei denti in Italia”. I dati statistici raccolti si riferiscono al 2013, ed effettuano un confronto con i numeri del 2005. Il quadro del mercato dentale italiano che ne emerge è, per molti versi, negativo. Confrontando i numeri del 2013 con quelli del 2005, infatti, la maggior parte delle voci analizzate segna un calo, a volte anche piuttosto netto. Ecco i principali numeri, in sintesi:
- CURE ODONTOIATRICHE. Nel 2005, il 39,3% della popolazione si era rivolto al dentista. Nel 2013 questo numero scende al 37,9%.
- TRATTAMENTI. Diminuisce anche il numero di trattamenti effettuati. La percentuale di persone che si è sottoposta ad un unico trattamento nell’ultimo anno, infatti, sale dal 49,3% del 2005 al 70,7% del 2013, mentre diminuisce la percentuale di chi ha combinato più interventi. Ecco il dettaglio per tipi di intervento:
- DENTISTI PRIVATI. Cala il numero di pazienti che si rivolge ai dentisti che esercitano la libera professione: dal 34,7% del 2005 al 32,3% del 2013.
CAUSE. Venendo alle cause di questa situazione, i motivi economici incidono addirittura per l’85,2% sul totale di chi rinuncia alle visite.
Il report Istat presenta inoltre altri dati più approfonditi, come ad esempio:
- DIFFERENZE TRA NORD E SUD. Al Sud, solo il 27,7% della popolazione è ricorso alle cure odontoiatriche, contro il 37,9% della media nazionale. Al Sud, poi, è più alta la percentuale di chi rinuncia per motivi economici: 14,5% rispetto al 12% della media nazionale. Inoltre, al Sud la percentuale di chi non è mai stato dal dentista è addirittura doppia rispetto al Nord: 12,1% contro 6,2%.
- DIFFERENZE SOCIALI. Il 50% tra le persone con alto titolo di studio è ricorso al dentista nei 12 mesi precedenti la ricerca. Tra le persone con basso di titolo di studio (fino alla licenza media), la percentuale scende al 27,6%. Analogamente, gli anziani senza alcun dente naturale sono il 17,9% tra chi ha un alto titolo di studio, contro il 41,6% di chi ha un basso titolo di studio.
- BAMBINI. Il mercato dei bambini (3-14 anni) è controcorrente rispetto a quello degli adulti, mostrando dei numeri più positivi. La percentuale di chi non è mai stato dal dentista, infatti, scende dal 39,4% del 2005 al 34% del 2013.
In questo post ci siamo limitati a mettere in risalto alcuni dei tanti numeri che compongono il report. Per approfondire, ne consigliamo il download in formato pdf, direttamente dal sito Istat.
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