Inserire il riferimento della Rc professionale nell'intestazione del preventivo rientra nei nuovi obblighi della Legge Concorrenza per gli studi odontoiatrici e professionali. Eppure per l'odontoiatra non si tratta soltanto di inserire una riga di testo, ma affrontare una spesa considerevole da aggiungere a tutti i costi dello studio.
Il mercato delle assicurazioni professionali per odontoiatri e professionisti sanitari sta tuttavia subendo alcuni graduali cambiamenti: l'entrata in vigore della Legge Gelli avrà delle ripercussioni sul calcolo dei premi delle polizze.
Secondo Stefano Mirenghi, Vice-presidente di ANDI, il mercato assicurativo italiano è nettamente a sfavore degli odontoiatri per la mancata specificità dei contratti. Riguardo alla scelta della polizza più adeguata per gli studi odontoiatrici, lo stesso Mirenghi propone su Odontoiatria33.it una lista di fattori da tenere in considerazione prima della stipula.
L'obbligo non è una novità, poiché stipulare una polizza assicurativa è una disposizione entrata in vigore nel 2013, eppure il premio della Rc professionale resta comunque una spesa indigesta per un odontoiatra, fin troppo impegnato a bilanciare i conti di fine anno tra costi fissi, collaboratori e commercialista.
Tuttavia è possibile ammortizzare alcuni costi fissi ed eliminare alcune spese superflue dal bilancio di fine anno. Quali costi eliminare? In che modo?
Rc professionale ridotta con Legge Gelli: sarà sufficiente?
L’obbligo di stipulare una Rc professionale è stato imposto dalla Legge 148/2011 (Art. 3, comma 5), rinviato da successivi decreti, ma divenuto comunque obbligatorio per ogni studio odontoiatrico nel 2013. Con l'approvazione della Legge 24/2017 (Legge Gelli) il costo dei premi assicurativi è tornato sotto i riflettori, date le prevedibili oscillazioni del prezzo delle polizze.
La nuova normativa disciplina le responsabilità dei professionisti in caso di errori di negligenza propri e di collaboratori. Per errori di negligenza si intendono quei comportamenti che deviano dalle linee guida, quindi tutto ciò che si allontana dalla prassi medica.
Non si tratta di una valutazione sul buon esito delle prestazioni, ma su tutti i metodi non supportati dalla scienza medica. Gli studi hanno perciò uno strumento per potersi difendere in sede legale da controversie avviate dai pazienti: seguire le linee guide impedisce di essere perseguiti, riduce il rischio, di conseguenza influisce sul calcolo dei premi assicurativi.
In un medio-lungo periodo è dunque prevedibile un abbassamento dei costi relativi alla Rc professionale, ma ciò non cambia di molto la situazione. Il costo è comunque sostenuto, per cui sarà necessario agire su altre voci.
Via la carta intestata, la Rc professionale resta una spesa
Il costo della Rc professionale varia a seconda del tipo di attività odontoiatrica effettuata nello studio: con gli interventi di implantologia il premio aumenta di prezzo, anche se per i giovani odontoiatri vi è la possibilità di beneficiare di uno sconto.
L'ANDI propone delle tabelle riepilogative dove vengono definiti i costi per classe di rischio e massimale di copertura, ma la domanda resta come bilanciare la spesa: aumentare le entrate o diminuire le uscite?
Compilare un preventivo digitale è certamente più semplice e rapido per annullare i costi della carta intestata e ridurre i costi di cancelleria – fin troppo sottovalutati. Condividere un file è certamente più immediato, facilita la comunicazione con il paziente ed elimina gli sprechi di tempo e di cancelleria.
Il tempo impiegato dai collaboratori per compilare un preventivo è tempo retribuito, quindi un costo effettivo per lo studio odontoiatrico. Ridurre i tempi per produrre un preventivo, significa ridurre i costi di gestione e contemporaneamente mostrare attenzione verso il paziente e trasparenza.
Tuttavia, un software gestionale avanzato può fare molto di più. Quali altri costi possono essere ridotti o eliminati con il passaggio alla gestione digitale?
Rc professionale più bassa, ma il commercialista chi lo paga?
Oltre alla Rc professionale gli studi odontoiatrici devono rapportarsi con adempimenti fiscali, normativi e burocratici che impegnano tempo ed effettivamente non restituiscono nessun incasso. La situazione peggiora nel caso in cui non ci si possa dotare di assistenti per mancanza di risorse, chi si dedicherà alle attività di segreteria?
Un studio odontoiatrico dovrà aggiungere i costi della Rc professionale i restanti costi fissi, senza dimenticare il costo del commercialista per gli adempimenti fiscali. Gli assistenti, inoltre, dovranno sacrificare del tempo per contribuire alla raccolta di fatture e dati dei pazienti, in quanto l'invio delle fatture al Sistema TS è un appuntamento inevitabile.
Malgrado la procedura di invio sia informatizzata, la raccolta delle fatture e l'inserimento dei dati dei pazienti dovrà comunque essere svolto con attenzione per non incorrere in sanzioni. Se si è sprovvisti di un software gestionale che faccia il lavoro in modo automatizzato, il commercialista dovrà essere considerato un costo aggiuntivo.
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- La Fatturazione elettronica obbligatoria
- Il Preventivo dopo la Legge Concorrenza
- La differenza tra Fattura e Ricevuta Sanitaria
- La Marca da Bollo virtuale
- Lo Spesometro
- L'invio delle fatture al Sistema TS
- L'Ammortamento dei beni strumentali
- La Legge Gelli e l'RC professionale
- La Legge sulla Privacy
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