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Le tre mosse segrete per aumentare i preventivi accettati

Scopri come migliorare la proposta dei tuoi piani di cura e fidelizzare quindi i pazienti

Far accettare un preventivo a un paziente è complicato, specie se non è un paziente abituale. Come si può allora aumentare il numero di preventivi accettati? Per lo studio, la chiave è nella presentazione di un preventivo perfetto, che necessita però di tre requisiti ben precisi. Tre semplici mosse aumentano il numero di preventivi accettati per uno studio medico.

In questo nuovo articolo, torniamo a parlare della Digital Patient Experience, la trasformazione digitale dell’esperienza extra-clinica del paziente e della sua relazione con lo studio medico. In particolare, ci concentriamo sui piani di cura. Di fronte a una condizione o patologia cronica, il paziente ha bisogno di essere seguito, ma non sempre vuole farlo. Il preventivo perfetto può aiutarti a convincerlo che il piano di cura sia la strada giusta.

Come detto, bastano tre semplici mosse a migliorare la tua percentuale di accettazione dei preventivi relativa ai piani di cura.

Rendi il preventivo graficamente accattivante

Il primo problema è semplice: il paziente non comprende sempre e comunque la situazione al 100%. Qualunque sia la condizione che lo affligge, ogni tanto il dottore è incapace di comunicare perfettamente al paziente ciò che sta accadendo. Essere poco chiaro nell’esporre il problema è un primo errore, anche se non ha per forza un colpevole nella relazione medico-paziente.

C’è però un rimedio al riguardo: il potere delle immagini è di gran lunga superiore a quello delle parole. Se chiare, le immagini trasmettono il significato delle parole in maniera più immediata. Perciò, anche spiegare patologie che appaiono oscure al paziente diventa più semplice grazie a un aiuto grafico. In questo caso, un piano di cura può apparire più chiaro se convogliato con l’aiuto delle immagini.

Prendiamo la parodontite: a sentirla nominare, molti non saprebbero di cosa si tratta. Eppure, 60% della popolazione italiana ne soffre secondo i dati del Ministero della Salute. Il paziente può essere restio ad accettare una terapia per curarla, ma potrebbe essere più motivato o più conscio di ciò che sta accadendo se lo studio fosse in grado di presentargli questa patologia graficamente. 

Ne risulta un paziente più informato e una maggiore chiarezza in sede di presentazione il preventivo, che aiuta lo studio ad avvicinare il paziente al piano di cura. 

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Condividi il preventivo in maniera sicura

Catturata l’attenzione del paziente, ora dobbiamo dargli il tempo di processare le informazioni che gli abbiamo presentato. Tuttavia, ci sono un paio di errori che vengono comunemente commessi in questo caso. Il primo è quello di richiedere una decisione sul momento: di fronte a informazioni che potrebbe non aver capito e pressato da una decisione istantanea, il paziente potrebbe persino lasciare lo studio per non tornare più.

Il secondo errore è condividere il preventivo in maniera frettolosa, magari per e-mail. È una via praticabile se il paziente dà il proprio consenso, ma gli errori sono dietro l’angolo. Se per caso l’e-mail di un paziente fosse simile a un’altra e sbagliassimo il destinatario? I dati del paziente finirebbero a un’altra persona, di fatto compromettendo i suoi dati sensibili. Inoltre, l’entrata in vigore delle norme GDPR - dal maggio 2018 - costringono a ulteriori precauzioni.

Recentemente, il Garante della Privacy ha multato in maniera salata persino Asl e ospedali, quindi uno studio medico DEVE prestare attenzione alla privacy e ai dati sensibili dei propri pazienti. Per farlo, c’è una soluzione più semplice: la condivisione tramite software, un sistema chiuso e in cloud che condivida velocemente il preventivo al paziente senza compromettere la sensibilità dei suoi dati.

Di fatto, l’utilizzo di un software:

  • de-responsabilizza lo studio medico su una tematica complicata;
  • evita l’assunzione di un professionista a parte;
  • contribuisce allo studio paperless, evitando che faldoni di fogli - tra cui i preventivi - vengano conservati in scantinati.

La condivisione tramite cloud permette al paziente di prendersi del tempo per pensare al da farsi e gli condivide i preventivi sul proprio accesso.

Accompagna il paziente nella sua decisione: i promemoria

Abbiamo messo il paziente a proprio agio, ma non dobbiamo lasciargli troppa libertà. Lo studio vuole dargli la libertà informativa di cui ha bisogno, ma non vuole nemmeno che “si dimentichi” di decidere. Tuttavia, la reception ha molto da fare e non può chiamare tot volte il paziente, quasi infastidendolo.

Qui intervengono i Workflow, ovvero dei processi basati sull’automazione e presenti nei software gestionali. Lo studio può impostarne di due tipi. Un primo è esterno e diretto al paziente, che riceverà un SMS o un’e-mail dal contenuto personalizzato, che solitamente lo studio manda a quei pazienti che devono decidere su un preventivo.

Il secondo Workflow (o “flusso di lavoro”) sarà interno: qualora il paziente non dovesse rispondere ai nostri messaggi, sarà la reception a prendersi un appunto per richiamare il paziente. A quel punto, la telefonata è necessaria per evitare che scompaia dal radar dello studio. 

Queste tre semplici mosse garantiscono un preventivo perfetto, che sia quindi:

  • Graficamente accattivante
  • Condiviso in maniera sicura e veloce
  • A misura di paziente, grazie ai promemoria che lo seguono nella decisione


Fidelizza i tuoi pazienti

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Con queste tre semplici mosse, l’accettazione dei piani di cura e dei conseguenti preventivi in uno studio medico è destinata a salire. È tutto per questa volta: continua a seguire gli aggiornamenti del blog, anche tramite le nostre pagine social. La Digital Patient Experience non finisce qui: rimani connesso per gli aggiornamenti su come trasformare il lato extra-clinico del tuo studio medico tramite il digitale. 

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