Vuoi una maggiore chiarezza informativa per i tuoi pazienti, ma sei troppo impegnato? Scopri come fornirla durante il Ciclo di cura
Dopo aver accolto il paziente in studio e aver effettuato la prima visita, potrebbe iniziare un ciclo di cura. È l’occasione per lo studio medico per mettersi in mostra per la qualità dei suoi servizi clinici, ma non solo.
Studi in materia, infatti, dimostrano come i pazienti rischiano di sviluppare frustrazione o ansia se non sono costantemente aggiornati o ben informati sulle loro condizioni di salute. Negli Stati Uniti stanno addirittura spuntando regole federali che richiedono ai provider nel settore sanitario di offrire ai pazienti libero accesso ai loro dati medici. Tra i loro vantaggi, i fascicoli elettronici accorciano la distanza informativa tra studio e paziente.
Per seguire il paziente anche sull’extra-clinico, lo studio può contare ancora una volta su due funzionalità digitali che lo aiutano a seguire il paziente: WhatsApp e la condivisione automatizzata dei documenti.
Assisti il paziente con un canale semplice e sempre disponibile
Dopo tanti documenti firmati, disponibili per entrambe le parti in un click - il piano di cura accettato, alcuni fogli specifici (es. consenso, anamnesi, etc.) e le fatture -, non rimane che intraprendere il ciclo di cura.
Lo studio ha una panoramica completa sul percorso, la stessa che il paziente potrà osservare dalla sua app. Con un dispositivo - cellulare, tablet, etc. -, il paziente visiona tutti gli appuntamenti, sempre preceduti dai promemoria (es. un SMS un’ora prima del Check-In). Non ci sono più documenti da firmare: il paziente deve solo fare un clic per segnalare l’arrivo in studio ogni volta che ha un appuntamento per il ciclo di cura.
Gli imprevisti diventano gestibili: se il paziente disdice uno degli appuntamenti il giorno prima, un sistema automatizzato informa altri pazienti che si è liberato uno slot per una visita.
Qualora il paziente avesse invece un dubbio - sente dolore e non sa cosa fare, ha domande sulle prescrizioni -, WhatsApp velocizza la comunicazione. Alla reception, chiunque debba gestire la richiesta ha l’accesso alla cartella del paziente: non c’è vuoto informativo. Il tutto avviene sempre a norma di GDPR, con le dovute autorizzazioni.
Avvicinati al paziente senza seguirlo costantemente
Completato il trattamento, rimane la gestione del recupero dal punto di vista extra-clinico. Ogni volta che finisce una fase del ciclo di cura, il paziente riceve dallo studio un aggiornamento sul suo stato di salute. Tramite il ricorso al digitale e a un software, lo studio è in grado di condividere con il paziente un resoconto radiografico sulle sue condizioni di salute.
A fine trattamento, si fa una radiografia per determinare come la situazione sia cambiata da prima del ciclo di cura a dopo. Le radiografie possono essere condivise sul software assieme agli altri documenti, accessibili per il paziente nella sua cartella. A ciclo di cura ultimato, lo studio può continuare a seguire il paziente: in caso di problemi, il paziente può sempre contare sulla Videovisita per richiedere un ulteriore consulto.
Nel recupero da una patologia, è importante essere seguiti e affiancati. Se il paziente è spaventato, solo, depresso, guarisce molto meno in fretta. Se affiora il pensiero che il trattamento non funziona, allora è più difficile che il paziente recuperi velocemente (si parla di “Nocebo Effect”). Per questo motivo, è fondamentale seguirlo extra-clinicamente.
Fai tornare i tuoi pazienti in studio 99 volte su 100
È tutto per questa volta: continua a seguire gli aggiornamenti del blog, anche sui nostri canali (Facebook, Instagram e Linkedin). La Digital Patient Experience non finisce qui: rimani connesso per gli aggiornamenti su come trasformare il lato extra-clinico del tuo studio medico tramite il digitale.
Vuoi ricevere tutti gli aggiornamenti sulla Digital Patient Experience? Inserisci qui la tua email!
Commenti
0 Commenti