- Cos'è il Fascicolo Sanitario Elettronico
- A cosa serve l'FSE
- Chi può accedere all'FSE
- Cos'è il profilo sanitario sintetico
- Quali sono le principali novità dell'FSE 2.0
- Alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico: una nuova sfida per gli operatori sanitari
Le Linee Guida introdotte per l'utilizzo dei fondi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresentano una spinta decisiva verso la digitalizzazione del sistema sanitario italiano. Un elemento centrale di questa trasformazione è l'integrazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), uno strumento digitale che raccoglie in un unico luogo sicuro e accessibile tutte le informazioni sanitarie di un cittadino.
L’obiettivo dell’FSE è quindi quello di migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi sanitari, grazie alla digitalizzazione dei processi clinici e amministrativi, favorendo la creazione di un unico punto di accesso e condivisione delle informazioni e dei documenti sanitari del cittadino, generati dal SSN e dai servizi regionali.
In sostanza, per i professionisti della salute, l’FSE rappresenterà un ambiente integrato dove raccogliere e analizzare dati clinici per fornire diagnosi e cure personalizzate. Le strutture sanitarie, pubbliche e private, potranno utilizzare queste informazioni per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti.
Cos'è il Fascicolo Sanitario Elettronico?
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) raccoglie l'intera storia clinica del paziente durante tutta la sua vita, alimentato, per ora, dai professionisti sanitari del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e dai servizi socio-sanitari regionali. L’ FSE è quindi una sorta di “dossier digitale” che raccoglie in un unico luogo sicuro tutte le informazioni relative alla salute.
Ma quali informazioni contiene al suo interno?
- Referti di analisi: esami del sangue, radiografie, ecografie o referti di laboratorio di varia natura.
- Prescrizioni: tutti i farmaci che sono stati prescritti.
- Allergie: una lista completa di intolleranze o allergie.
- Piani terapeutici: dettagli sulle cure in corso e future.
E’ possibile trovare nel fascicolo anche dati clinici derivanti da episodi di ricovero, dati di emergenza−urgenza (118, pronto soccorso), dati provenienti da Cartelle Cliniche di MMP/PLS, dati del Dossier Farmaceutico, dati di vaccinazione e dati acquisiti durante campagne di screening.
Oltre ai dati generati dalle strutture sanitarie, il paziente stesso può arricchire il proprio FSE inserendo autonomamente documenti e informazioni attraverso il "taccuino personale". Questa sezione consente al paziente di aggiungere note e dati non certificati dal SSN, decidendo chi può accedere a queste informazioni, che rimangono separate dai dati ufficiali.
A cosa serve l’FSE?
Il Fascicolo Sanitario Elettronico offre vantaggi tangibili sia ai pazienti che agli operatori sanitari. Per i medici, poter consultare in tempo reale informazioni cruciali consente di garantire un’assistenza più mirata e personalizzata, migliorando la qualità delle cure. Non solo, la digitalizzazione delle informazioni riduce drasticamente il margine d’errore legato alla trascrizione manuale e minimizza il rischio di perdere preziosi documenti cartacei.
La sicurezza, poi, è senz'altro un aspetto centrale. I dati personali e clinici sono protetti da standard avanzati di sicurezza informatica, offrendo al paziente una tutela senza precedenti. La dematerializzazione dei documenti che contraddistingue l’ambizioso progetto dell’FSE è un processo che sta semplificando ogni procedura amministrativa e rendendo l’intero sistema sanitario più snello ed efficiente.
E per il paziente? L’ FSE rappresenta uno strumento di empowerment. L’autonomia nella consultazione della propria storia clinica sta accorciando le distanze tra medico e paziente, aprendo le porte a una nuova consapevolezza e partecipazione attiva nella gestione della propria salute.
L’ FSE include solo dati recenti?
Il fascicolo può includere anche documenti storici, se l'assistito dà il consenso: questo significa che, oltre ai nuovi referti e prescrizioni, è possibile caricare anche documenti sanitari precedenti, digitalizzati e inseriti nel sistema.
Chi può accedere all'FSE?
Come specificato sul sito del Garante per protezione dei dati personale, al momento l’accesso al fascicolo è garantito soltanto a:
- L'assistito, che potrà così consultare i propri documenti sanitari sia clinici che amministrativi, come le ricette o i referti.
- Con il consenso dell'assistito, tutti gli esercenti le professioni sanitarie (pubblici e privati) che intervengono nel processo di cura dell'assistito, compreso il medico di base, cui compete anche il compito di redigere il patient summary (profilo sanitario sintetico). I professionisti sanitari che hanno in cura l'interessato possono consultare il FSE secondo i livelli diversificati di accesso indicati nel decreto del 7 settembre 2023.
- Le Regioni/province autonome, il Ministero della salute e l’Agenas nei limiti delle rispettive competenze attribuite dalla legge, senza l'utilizzo dei dati identificativi degli assistiti, secondo livelli di accesso, modalità e logiche di organizzazione ed elaborazione dei dati conformi ai principi di proporzionalità, necessità e indispensabilità nel trattamento dei dati personali e delle misure tecniche e organizzative previste nei decreti attuativi del FSE già adottati e da adottare (Dpcm n. 178/2015 e d.m. del 7 settembre 2023).
- Soggetti per finalità di prevenzione: ad esempio uffici regionali competenti in materia di prevenzione sanitaria (o direzione generale del Ministero della Salute) con accesso ai metadati dei documenti del FSE, pseudonimizzati.
Cos’è il profilo sanitario sintetico?
Il profilo sanitario sintetico, o "patient summary", è un documento digitale creato e aggiornato dal l’MMG (medico di medicina generale) o PLS (pediatra di libera scelta), che riassume la storia clinica e la situazione attuale del paziente. Il suo scopo principale è facilitare la continuità delle cure, permettendo una rapida valutazione del paziente quando entra in contatto con i servizi sanitari, sempre rispettando il diritto del paziente di oscurare alcune informazioni.
Nessuno, a parte il paziente, può consultare i documenti oscurati nel profilo sanitario sintetico e la regione o la ASL è responsabile della gestione del profilo sanitario sintetico. Tuttavia, queste entità non possono accedere ai dati del profilo, eccetto le ASL, solo per scopi specifici e nelle modalità previste dal decreto. Se il paziente cambia medico di base o pediatra, il nuovo medico deve creare un nuovo profilo sanitario sintetico.
Quali sono le principali novità dell’FSE 2.0?
Negli ultimi anni sono state introdotte una serie di novità significative che hanno profondamente influenzato l'evoluzione del Fascicolo Sanitario Elettronico in Italia, infatti si parla oggi di fascicolo 2.0. Le modifiche apportate mirano a rendere il FSE uno strumento sempre più completo, accessibile e integrato nel sistema sanitario nazionale.
Le nuove linee guida stabiliscono degli obiettivi ambiziosi e delle scadenze precise per l'implementazione del FSE:
- 2025: Entro questa data, tutti i centri medici, inclusi quelli privati e convenzionati, dovranno essere in grado di utilizzare il FSE per la gestione delle cartelle cliniche dei pazienti.
- 2026: Tutte le Regioni e Province Autonome dovranno aver completato l'implementazione del FSE a livello regionale, garantendo l'interoperabilità tra i diversi sistemi informativi sanitari.
Altri importanti sviluppi dell’FSE avvenuti negli ultimi anni:
- Espansione dei dati contenuti nel FSE: Il Decreto Rilancio ha ampliato notevolmente il ventaglio di dati che possono essere inseriti nel FSE. Oltre ai dati sanitari tradizionali (esami, diagnosi, terapie), ora sono inclusi anche i dati socio-sanitari e quelli relativi a prestazioni erogate al di fuori del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo significa che nel FSE troveremo informazioni più complete sulla nostra salute, comprese quelle relative a visite private, prestazioni odontoiatriche e molto altro.
- Automatica attivazione e alimentazione del FSE: Una delle novità più rilevanti è l'eliminazione dell'obbligo del consenso esplicito del cittadino per l'alimentazione del FSE. Questo significa che il fascicolo viene creato e alimentato automaticamente, semplificando notevolmente le procedure e garantendo una maggiore completezza dei dati.
- Potenziamento dell'Infrastruttura Nazionale per l'Interoperabilità (INI): L'INI è la piattaforma tecnologica che permette la condivisione dei dati tra i diversi sistemi informativi sanitari regionali. Il Decreto Rilancio ha previsto un potenziamento dell'INI, estendendone le funzioni a tutte le regioni che non hanno ancora attivato il FSE o alcuni suoi servizi. Questo garantisce una maggiore omogeneità e interoperabilità a livello nazionale.
Entro la fine del 2024, il Fascicolo Sanitario Elettronico offrirà nuove funzionalità, come il pagamento dei ticket, la scelta e revoca del medico, le prenotazioni online e la consultazione di referti diagnostici.
L’implementazione del FSE permetterà di costruire una base dati completa sulla salute della popolazione, utile non solo per le politiche sanitarie, ma anche per la ricerca medica. In questo modo, le istituzioni avranno accesso a informazioni precise per pianificare interventi di prevenzione e migliorare la gestione sanitaria. I cittadini, inoltre, potranno beneficiare della continuità delle cure anche in caso di trasferimento tra diverse regioni, grazie alla portabilità del loro Fascicolo.
Con il Decreto del 18 maggio, è stato ampliato il contenuto del FSE, includendo anche dati provenienti da nuove tecnologie come la telemedicina e gli screening preventivi, rafforzando ulteriormente il ruolo del Fascicolo nella gestione della salute pubblica e individuale.
Alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico: una nuova sfida per gli operatori sanitari
In virtù del DM del 7/9/2023, aziende sanitarie locali, strutture sanitarie pubbliche del SSN, servizi sociosanitari regionali e del SSN, strutture sanitarie accreditate con SSN e servizi sociosanitari, strutture sanitarie autorizzate ed esercenti le professioni sanitarie sono tenuti a caricare sul FSE i dati sanitari degli assistiti entro 5 giorni dall’erogazione delle prestazioni, e sono responsabili della mancata o inesatta alimentazione.
L'alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico è un processo fondamentale per garantire la continuità delle cure e la gestione centralizzata delle informazioni cliniche del paziente. Le recenti disposizioni ministeriali, insieme all'implementazione del progetto FSE 2.0 previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), introducono un'importante novità: il coinvolgimento futuro degli studi medici nell'alimentazione del fascicolo. Questo passo segna una svolta decisiva nell'ampliamento della responsabilità di aggiornamento e trasmissione dei dati, che fino a poco tempo fa era prerogativa esclusiva delle strutture pubbliche e accreditate e che invece, nel prossimo futuro, potrebbe coinvolgere anche gli studi medici privati. Ciò implica, però, una necessità immediata di adeguamento tecnologico e organizzativo: sarà infatti indispensabile che i sistemi di raccolta e archiviazione dei dati utilizzati negli studi privati siano compatibili con le stringenti normative che regolano l'alimentazione del FSE. Questo significa che i medici dovranno dotarsi di piattaforme capaci di gestire non solo le operazioni quotidiane dello studio, ma anche l'intera "patient journey", ossia il percorso del paziente, garantendo che ogni informazione rilevante venga trasmessa al FSE nei tempi stabiliti dalla legge.
Per questo motivo, l'adozione di soluzioni software avanzate diventa cruciale. Queste piattaforme devono permettere una gestione integrata delle attività dello studio medico, comprese le comunicazioni obbligatorie con il FSE, garantendo al contempo il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza dei dati e privacy. AlfaDocs ha compreso appieno questa necessità e ha già intrapreso il percorso per ottenere l'accreditamento ufficiale per la trasmissione dei dati al FSE. Questo impegno riflette la volontà di fornire ai medici una soluzione completa e conforme alle nuove direttive, permettendo loro di concentrarsi sulle cure e sulla relazione con i pazienti, senza doversi preoccupare degli aspetti tecnici e burocratici legati all'alimentazione del fascicolo sanitario.
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