<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1613530318929908&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La Tariffa della prestazione odontoiatrica

Cos'è la Tariffa di una prestazione?

 

La Tariffa della prestazione odontoiatrica su AlfaDocs
 
Impostare la Tariffa di una prestazione su AlfaDocs.

 

La Tariffa di una prestazione è il controvalore economico che il titolare di uno studio ritiene corretto applicare alla prestazione professionale che esegue. Più semplicemente potremmo dire che si tratta del prezzo della prestazione, tuttavia introdurre il concetto di valore (o controvalore) è più appropriato, in quanto considera due elementi importanti rispetto al concetto di prezzo:

  • la volontà e/o capacità del paziente di riconoscere tale valore, oppure no;
  • il fatto che il valore di una prestazione va ben oltre la somma dei suoi costi di produzione, ma deriva anche dalla qualità dei processi e dei professionisti che la eseguono.

In sostanza, la stessa prestazione, anche a parità di costi di produzione, può avere valori completamente diversi a seconda di come viene eseguita e di chi la esegue. Chi è capace di trasformare tale valore in un numero coerente e accettabile dal mercato, ha trovato la tariffa giusta per quella prestazione.

Come si calcola la Tariffa della prestazione odontoiatrica?

Fatta salva la premessa precedente, sul piano operativo esistono molti sistemi collaudati per calcolare la Tariffa della prestazione odontoiatrica. Il metodo più semplice ed efficace consiste nel determinare prima per ciascuna tariffa l’ammontare dei costi di produzione standard (ovvero programmati). La tariffa base è il limite sotto il quale la tariffa finale non dovrà mai scendere per non generare economie negative nello studio. Su questa tariffa base e per ciascuna singola prestazione, si deve stimare quindi l’aggiunta di un plusvalore che tiene conto di diversi fattori, tra i quali:

  • difficoltà e rischio nell'esecuzione;
  • livello di competenza o eccellenza personale rispetto alla media dei colleghi;
  • opportunità e beneficio per il paziente.

Sotto il profilo numerico, infine, andrebbero aggiunti alla tariffa base anche due margini di sicurezza:

  • un fee per la quantificazione anticipata del preventivo (soprattutto nel caso di prestazioni che si protraggono per tempi lunghi, come l’ortodonzia o l'implantoprotesi). Tale fee normalmente va sotto il nome di margine forfait;
  • un fee per la futura concessione di sconti al paziente in ragione di accordi tra le parti che generino vantaggio per entrambi, come per esempio: l’esecuzione di prestazioni in particolari orari della giornata, alcune specifiche modalità di pagamento, il dirottamento dell'esecuzione verso professionisti junior dello studio. Tale fee normalmente è incluso nella tariffa e prende il nome di margine sconto.

Le tariffe sono fisse o variabili nel tempo?

Le tariffe delle prestazioni sono soggette a continue oscillazioni determinate dalle continue variazioni di tutte le variabili descritte. Tipicamente il variare dei costi di produzione genera variazioni tariffarie molto frequenti. Per evitare l’eccessivo stress organizzativo legato alle modifiche dei listini di studio, ma al contempo rimanere competitivi ed economicamente solidi, il consiglio migliore per il dentista è quello di rivedere le tariffe periodicamente, per esempio almeno una volta all’anno, con ritocchi minimi al rialzo o al ribasso a seconda delle circostanze.

***

Ti interessa conoscere e gestire i fondamentali economici del tuo studio? Iscriviti al corso-email gratuito realizzato da AlfaDocs. Riceverai 7 lezioni tramite email, che ti insegneranno ad analizzare e migliorare la profittabilità del tuo listino.

7-lezioni-per-migliorare-il-listino

Dai un'occhiata anche a questi:

Commenti

0 Commenti