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Il Tempo della prestazione odontoiatrica

Definire il tempo della prestazione odontoiatrica è un’operazione piuttosto semplice ma incontra l’ostilità della maggior parte dei dentisti. Il dentista medio, infatti, ritiene erroneamente che stabilire un tempo nel quale le prestazioni devono essere eseguite all'interno del proprio studio rappresenti un'ingerenza o una limitazione della propria autonomia e discrezionalità operativa. In realtà le cose stanno diversamente: il tempo della prestazione è semplicemente un indicatore che può essere utilizzato dal dentista per misurare l’efficienza del proprio studio a parità di efficacia della prestazione eseguita. In sostanza apre un'opportunità di controllo che il dentista può cogliere oppure no.

Perché è importante stabilire il tempo della prestazione odontoiatrica?

È importante perché il tempo è un moltiplicatore di costi. In particolare il tempo, espresso in minuti, moltiplica n volte i costi fissi unitari di ciascuna prestazione dello studio generando un valore importantissimo che chiameremo costo fisso della prestazione. In altre parole, il tempo ci indica la misura con la quale dobbiamo imputare a ciascuna prestazione la quota parte di costi fissi che gravano sullo studio. La comprensione di questo concetto è fondamentale sia per la determinazione corretta dell’ammontare dei costi totali della prestazione (costi fissi + costi variabili) sia per la determinazione della tariffa adeguata a coprire tali costi.

Cosa si intende per Tempo di una prestazione?

Per Tempo di una prestazione si intende il tempo necessario (a tavolino e in fase di programmazione) per effettuare la prestazione in condizioni di operatività standard. Una prestazione può dirsi interamente eseguita quando l’obiettivo della prestazione è stato raggiunto secondo i livelli qualitativi propri dello studio in questione.

 

Il Tempo della prestazione, su AlfaDocs Su AlfaDocs puoi impostare il Tempo di ciascuna prestazione in listino.

 

Il conteggio dei tempi deve ricomprendere tutte queste fasi:

  • La preparazione dell’unità operativa dove la prestazione verrà eseguita;
  • il colloquio preliminare con il paziente quando questi occupa già l’unità operativa (la poltrona);
  • l’esecuzione tecnica della prestazione in tutte le sue fasi;
  • il colloquio finale con il paziente quando questi occupa ancora l’unità operativa;
  • il riordino dell’unità operativa prima che questa sia pronta per accogliere il paziente successivo.

Il Tempo della prestazione coincide sempre con quello dell’agenda?

In uno studio bene organizzato, la programmazione dell'agenda viene effettuata conoscendo i tempi standard di esecuzione delle prestazioni che in essa vengono inserite. Quindi, in fase di prenotazione, tempo prestazione e tempo agenda dovrebbero coincidere perfettamente. Poiché quella unità operativa risulterà bloccata per tutto il tempo programmato e quindi è impossibile eseguire un’altra prestazione, non ha molta importanza se, eventualmente, la prestazione verrà effettuata in un tempo inferiore rispetto a quello previsto, perché i costi saranno gli stessi. È quindi importante ricordare che il tempo di esecuzione di una prestazione non è il tempo di permanenza del paziente sulla poltrona e neanche quello di permanenza del dentista (o igienista) nell'unità operativa, quanto piuttosto il tempo in cui quella unità operativa non è disponibile per eseguire altre prestazioni, diverse da quella in oggetto.

La taratura periodica dei tempi.

Definire i tempi standard di una prestazione è un'operazione diversa da quella che serve per verificare se tali tempi sono stati stimati correttamente oppure no. L’analisi economica di profittabilità della prestazione si fa sempre sui tempi standard. Le verifiche periodiche si eseguono per tarare sempre meglio i tempi standard o adeguarli a nuove procedure cliniche o diversi operatori. Per fare quest’ultima operazione, si possono semplicemente utilizzare i tempi realmente impiegati per ciascuna prestazione a consuntivo di un anno di esercizio, per esempio, e per i diversi professionisti operanti nello studio.

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