Un altro post sul cloud per dentisti. Questa volta, però, anziché approfondire un argomento specifico, mettiamo assieme i temi già affrontati in altri post, per offrirti una visione d’insieme sull’argomento.
Il cloud è la filosofia di AlfaDocs, la tecnologia in cui crediamo e che vogliamo diffondere. Ma c’è ancora tanta confusione a riguardo. Proviamo allora a chiarire un po’ di dubbi, rispondendo alle 5 domande più diffuse.
1. Che cos’è il cloud?
Cloud è un termine inglese che significa “nuvola”. Secondo la definizione del NIST (National Institute of Standards and Technology), per cloud computing si intende quella tecnologia che eroga servizi informatici on demand attraverso Internet, da server remoto.
Detto in altri termini, uno studio dentistico che utilizza un software in cloud, paga una società (ad esempio AlfaDocs) per sfruttare delle risorse informatiche presenti su un server remoto, cioè non in studio, ma altrove.
Lo studio, tramite Internet, accede al software e lo usa. Il software, quindi, non è “fisicamente” presente in studio (cioè non è installato), ma è accessibile tramite Internet.
2. A cosa serve la tecnologia cloud nello studio dentistico?
Il cloud offre molti vantaggi nella gestione dello studio dentistico. Prima di tutto, non richiede nessuna installazione, né del software, né di dispositivi accessori, come server.
Un software in cloud è inoltre semplice da utilizzare, perché i backup e gli aggiornamenti avvengono in automatico, tramite Internet.
E poi il cloud offre delle opportunità impensabili fino a qualche anno fa. Ad esempio, con il cloud si può accedere al software da qualsiasi dispositivo connesso ad Internet, anche dagli smartphone e dai tablet, e anche in contemporanea da più dispositivi.
Come conseguenza di tutti questi benefici, usare un software in cloud per gestire lo studio dentistico porta ad un grande risparmio di tempo.
3. Ho sentito dire in giro che il cloud non è sicuro. È vero?
No, non è vero. Anzi, è vero l’esatto opposto. Partendo dal presupposto che qualunque tecnologia presenta una qualche componente di rischio, nel cloud questa componente è ridotta ai minimi termini.
Con un software in cloud, infatti, i dati dello studio dentistico sono conservati in un centro di calcolo specializzato in immagazzinamento e protezione dei dati. I dati, inoltre, ricevono backup quotidiani, in più copie.
In un altro post, abbiamo già risposto alle 5 domande che più spesso ci vengono rivolte sulla sicurezza del cloud.
4. Non ho mai usato un software in cloud. Come faccio a fidarmi?
Sei proprio sicuro di non aver mai usato un software in cloud? In realtà, molto probabilmente, utilizzi diversi software in cloud ogni giorno, senza forse esserne consapevole.
La maggior parte dei provider di email funziona in cloud: Gmail, Hotmail, Yahoo, Virgilio, Libero. I social network funzionano in cloud: Facebook, Twitter, Linkedin, Google Plus, Youtube, Whatsapp, Instagram.
Anche l’online banking funziona in cloud. E poi ci sono ancora altri esempi di software in cloud che usi nella vita di ogni giorno.
5. Sono pochissime le società che, come AlfaDocs, hanno una tecnologia 100% cloud. Come fate a essere convinti che sia la tecnologia del futuro?
Il cloud non è la tecnologia del futuro, ma è già la tecnologia del presente. Usiamo software in cloud tutti i giorni, anche per operazioni private e delicate (come da punto 4). In campo sanitario, i numeri dicono che il cloud si diffonde in maniera esponenziale, visti i suoi indiscutibili vantaggi nella gestione e ottimizzazione delle attività. Insomma, la nostra ci sembra una scommessa già vinta.
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