La digitalizzazione della gestione dello studio dentistico è un processo ormai avviato da diversi anni. Tutto fa pensare che si tratti di un processo irreversibile: il digitale, da qui in avanti, farà sempre più parte delle nostre vite, incluse le vite professionali. La digitalizzazione delle attività, però, porta con sé un tema destinato a diventare uno dei principali argomenti di discussione in ambito sanitario nei prossimi anni: la sicurezza dei dati digitali. Ogni studio, infatti, custodisce un numero altissimo di informazioni sensibili. Quando queste informazioni vengono digitalizzate, ci sono una serie di fattori di rischio da cui proteggersi. Cosa succederebbe se questi dati andassero perduti? O, ancora peggio, se qualche malintenzionato riuscisse a infiltrarsi nel sistema digitale, rubando i dati dei pazienti? Le conseguenze sarebbero davvero spiacevoli, sia per il paziente, sia per lo studio dentistico.
LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA
Nell’agosto 2014, la CNN ha scritto un articolo sul tema della cybercriminalità nel mercato della salute. Il dato diffuso è a dir poco impressionante: nel periodo 2012-2013, il 90% delle organizzazioni operanti in ambito sanitario ha esposto i dati dei propri pazienti ad attacchi esterni. La chiosa della CNN è lapidaria: l’industria medica affronta più violazioni dei settori militari e bancari sommati tra loro. Da questo dato, è possibile fare due deduzioni: la prima, è che i dati digitali, se non sono adeguatamente protetti, sono oggi esposti a pericoli nuovi, che in passato non conoscevamo. La seconda deduzione è che i dati sensibili dei pazienti, evidentemente, sono un patrimonio prezioso, sul quale la criminalità, organizzata o meno, vuole mettere le mani.
I FATTORI DI RISCHIO
Sono molti i fattori di rischio per la sicurezza dei dati digitali. Ad esempio, i virus. Tenere i dati dei pazienti sul proprio computer, senza proteggerli adeguatamente con un buon antivirus, significa lasciarli esposti a facili e frequenti attacchi esterni. Un elemento che può favorire la diffusione dei virus, è quello di memorizzare i dati sullo stesso dispositivo utilizzato per altri scopi privati: più vie di ingresso si lasciano a virus, malware e spyware, più sarà facile venire attaccati. Altro fattore di rischio: servirsi di tecnologia non aggiornata. Questo vale sia per la parte software (come il sistema operativo o l’antivirus), sia per la parte hardware (come computer, server, dischi di memoria). La tecnologia non aggiornata, infatti, è più vulnerabile agli attacchi esterni, ed è anche più soggetta a deterioramento. Se ad esempio i dati sono conservati su un disco di memoria vecchio di anni, sarà più facile che questo si deteriori, rendendo complicato, o addirittura impossibile, il recupero dei dati. Altro fattore di rischio è la mancata crittografia dei dati. Con la crittografia, i dati vengono codificati, divenendo leggibili solo mediante apposita chiave di lettura. Questo significa che, se un malintenzionato entrasse in possesso dei nostri dati, non sarebbe comunque in grado di leggerli, senza avere la chiave per la decodifica.
COME GARANTIRE LA SICUREZZA DEI DATI DIGITALI DELLO STUDIO DENTISTICO?
Se il problema della sicurezza dei dati digitali è di difficile soluzione per gli ospedali e le grandi cliniche, come evidenziato dall'articolo della CNN, è lecito pensare che la situazione sia ancora più difficile per i piccoli studi. Spesso, infatti, i piccoli studi non sono dotati di conoscenze informatiche e risorse economiche e tecnologiche tali da garantire un’adeguata protezione ai loro dati. D’altro canto, l’idea di proseguire con una gestione carta e penna non sembra oggi essere una soluzione percorribile, sia perché la digitalizzazione diventa sempre più importante e utile (e incentivata dalle norme di legge), sia perché anche la gestione cartacea non è esente da pericoli di varia natura. Allora qual è il modo migliore per digitalizzare la gestione dello studio, garantendo la sicurezza dei dati digitali? La risposta che ci sembra più giusta è una sola: il cloud.
LA TECNOLOGIA CLOUD E LA SICUREZZA
Di cloud abbiamo parlato anche in altri post. Ad esempio, abbiamo già chiarito che cos’è il cloud e in che modo può essere utile ai dentisti. In un altro post, invece, avevamo affrontato il tema della sicurezza dei dati digitali, mostrando come il cloud possa essere la soluzione più efficace e più semplice per proteggere i dati. Proviamo adesso a riassumere quanto già spiegato negli altri post. Il cloud è una delle più recenti tecnologie (secondo alcuni, è la più grande invenzione dopo Internet!). Con il cloud, il software gestionale e i dati dello studio non sono “fisicamente” sul computer dello studio, ma sono su un server remoto, all’interno di un centro di calcolo. Questo significa che il dentista non deve preoccuparsi della sicurezza dei dati, perché i dati sono protetti dal centro di calcolo. Per il dentista, questo significa: nessun antivirus da acquistare, nessun server da installare in studio, nessun disco di memoria esterno da usare, nessun backup da fare manualmente. È anche per questi motivi che il cloud viene usato dalle banche, dai provider di email, dai social network, ecc.
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